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Dalle visure camerali si scopre società improduttiva da tre anni a Cagliari

Ad aprire il vaso di Pandora è stata una dipendente licenziata in tronco da una società cagliaritana. La dipendente dichiarava di non aver ricevuto né lo stipendio né la liquidazione ed era passata così alle vie legali. L'azienda, che ha dovuto rispondere per un ammontare di poco superiore ai 46mila Euro, ha dovuto presentare le visure camerali degli ultimi anni.

 

Il risultato davanti al giudice è stato incredibile: in tre anni, la società è passata di mano prima a un ex assessore regionale, poi al padre di quest'ultima, poi di nuovo all'assessore regionale con il fratello, infine di nuovo alla donna come amministratore unico. Il bilancio nelle visure camerali risultava però sempre lo stesso: la società valeva poco più di 10mila Euro, ma riusciva a coprire tutte le spese (almeno fino al licenziamento della parte in causa).

 

Il fatto che ha insospettito la magistratura è che in tre anni la società non avesse prodotto un euro di utili. È partita così la ricerca di altri eventuali creditori, dato che, stando alle visure camerali, la società è stata dichiarata fallita il mese scorso. I creditori possono rivolgersi al tribunale di Cagliari entro Maggio 2015, per dimostrare i crediti vantati e ricorrere alle vie legali.

 

La dichiarazione di fallimento nelle visure camerali della società e i documenti richiesti per ottenere i pagamenti dovuti potrebbero non bastare: infatti, il curatore nominato dal tribunale di Cagliari ha dichiarato di non poter accedere materialmente alla sede della società fallita per far fede al suo ruolo.

 

La preoccupazione arriva anche dalla cittadinanza sarda: infatti, l'ex assessore regionale che, secondo le visure camerali sulla società, era a capo della società fallita attualmente gestisce i fondi destinati allo sviluppo e all'innovazione delle imprese sarde. Per distribuire i fondi è stata costituita una holding ad hoc che è riconducibile sempre alla stessa donna.

Ora, in molti si chiedono se non esista un collegamento tra la società fallita e la nuova società dell'ex assessore (anche se questa seconda fa riferimento alla Regione Sardegna). Nel frattempo, i creditori della holding appena fallita potranno ricorrere alle vie legali senza aprire un secondo procedimento, semplicemente presentandosi al tribunale di Cagliari in tempo utile.